Psicoterapia EMDR
Dal trauma alla guarigione profonda con la terapia Emdr
Tutti noi, per il semplice fatto di vivere, siamo esposti all’eventualità di sperimentare traumi psicologici (dal greco “ferite dell’anima“). Esistono traumi che si possono definire “con la T maiuscola“, ferite nate in conseguenza a eventi che hanno minacciato la propria integrità psico-fisica, come calamità naturali, incidenti stradali, aggressioni, stupri, omicidi o suicidi, diagnosi infauste… e traumi “con la t minuscola“, esperienze che sembrano oggettivamente poco rilevanti ma che possono assumere un peso soprattutto se ripetute nel tempo o subite in momenti di particolare vulnerabilità o nell’infanzia come: umiliazioni, abbandoni, trascuratezza emotiva, paure… La maggioranza delle persone traumatizzate riesce a recuperare un nuovo equilibrio, la mente per guarire mette in campo le proprie risorse, così come si è dotati di un sistema immunitario che provvede a guarire le ferite fisiche, vi è anche un naturale e saggio sistema di riparazione delle ferite dell’anima. Gli eventi traumatici non vengono cancellati ma rielaborati in modo adattivo, il passato resta nel passato e si prosegue nel proprio cammino della vita. Quando un trauma rimane irrisolto, diventa invece parte di un circolo vizioso di pensieri, emozioni e sensazioni corporee disturbanti. I ricordi traumatici sono immagazzinati nel cervello in modo differente dai ricordi non traumatici. I primi si collocano soprattutto nell’emisfero destro, separati dai ricordi positivi, come se fossero congelati in uno spazio e tempo diversi dal resto dei propri vissuti. Qui le ferite continuano a sanguinare anche a distanza di anni. Il trauma continua ad essere presente, le sensazioni sono vive ed è come se l’evento traumatico sia accaduto solo poche ore prima: il passato resta nel presente. La sofferenza psicologica dei traumi è invalidante: sensazioni di insicurezza, mancanza di autostima, colpevolizzazioni, attacchi di panico, ansia sono strascichi più frequenti.
L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio psicoterapeutico scoperto nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro, utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, sopratutto allo stress traumatico. L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo. Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette al paziente, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva che avviene, di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche. Questo permette, in ultima istanza, di adottare comportamenti più adattivi. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia. Si sente che il ricordo dell’esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viene vissuta in modo distaccato. I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo. Dopo l’EMDR il paziente ricorda l’evento ma il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adattiva. L’esperienza è usata in modo costruttivo dall’individuo ed è integrata in uno schema cognitivo ed emotivo positivo. Cioè il paziente realizza le connessioni di associazioni appropriate, quello che è utile è appreso ed immagazzinato con l’emozione corrispondente ed è disponibile per l’uso futuro. La persona rafforza gli aspetti della sua autostima, è più centrata sul qui e ora, sul senso del sé, ha più fiducia nelle sue capacità e nel suo valore come persona. Gli eventi traumatici perdono così l’iniziale impatto emotivo per venire trasformati in una risorsa positiva. Dopo un trauma o uno stress grave, con la terapia EMDR si acquisisce una consapevolezza che ciò che è successo non si può cambiare, ma il ricordo può essere trasformato liberando risorse preziose per la guarigione e il benessere della singola persona e della comunità. Gli aspetti vincenti dell’EMDR sono la rapidità di intervento, efficacia e la possibilità di applicazione a persone di qualunque età, compresi i bambini.
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